Come sviluppare un app iOS
Se stai pensando di lanciarti nello sviluppo app iOS sappi che per ottenere i migliori risultati sarà necessario identificare i requisiti chiave per gli sviluppatori, scegliere il linguaggio di programmazione corretto e attingere dalle risorse su Cloud. Vediamo come procedere passo dopo passo.
App iOS
Lo sviluppo app iOS è il processo di creazione delle applicazioni per device mobili della Apple, come l’iPhone, iPad e l’iPodTouch. Il software è quindi scritto nel linguaggio di programmazione Swift o Objective-C ed è distribuito agli utenti tramite l’Apple Store da cui è possibile scaricarlo. Per poter sviluppare app iOS è però necessario avere un computer Mac o un iMac. Inoltre, una volta completata, l’app dovrà affrontare un rigoroso processo di revisione della qualità prima di poter essere distribuita tramite l’Apple Store . Tuttavia, se le persone a cui l’app è rivolta, siano essi dei dipendenti, clienti o partner, sono tra le centinaia di utenti al mondo che usano l’iPhone e l’iPad, è naturale orientarsi verso uno sviluppo app iOS. Infine, anche se le barriere per entrare nell’Apple Store sono potenzialmente elevate, sviluppare app iOS risulta alla fine più facile rispetto ad un app Android.
Guida sviluppo app iOS
Prima di iniziare a progettare il processo di sviluppo app iOS è necessario accertarsi di avere:
- Un computer Apple Mac con l’ultima versione di macOS
- Xcode cioè l’ambiente di sviluppo integrato (IDE) per macOS, disponibile gratuitamente in download nel Mac Apple Store
- Un account Apple Developer attivo, che richiede una quota annuale di 99 dollari.
Questi tra strumenti lavorano in sinergia, infatti, soltanto i membri attivi dell’Apple Developer Program possono pubblicare un’app nell’Apple Store, così come soltanto le app firmate e pubblicate da Xcode possono essere inviate all’Apple Store. Inoltre, Xcode funziona solo su macOS. La buona notizia è che Xcode offre molto più della semplice possibilità di firmare e pubblicare un’app, perché il suo IDE contiene già il designer interfaccia utente, il codice editor, un catalogo di risorse e tutto quanto possa essere necessario per sviluppare app iOS.
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Scegliere il linguaggio di programmazione iOS
Attualmente son disponibili due linguaggio di programmazione per lo sviluppo app iOS:
- Objective-C: sviluppato nei primi anni ’80, Objective-C è stato per decenni il linguaggio di programmazione principale per tutti i prodotti della Apple. Derivato dal linguaggio C, l’Objective-C è un linguaggio di programmazione orientato al passaggio di messaggi tra differenti processori. Molti sviluppatori scelgono di continuare a scrivere i propri prodotti con il linguaggio Objective-C invece di passare al fremework Swift, introdotto nel 2014.
- Swift: questo linguaggio di programmazione è quello iOS “ufficiale”. Sebbene abbia molte somiglianze con Objective-C, Swift è progettato per utilizzare una sintassi più semplice ed è maggiormente focalizzato sulla sicurezza rispetto al suo predecessore. Swift è più facile e può essere usato anche da chi ha appena iniziato a programmare.
Accedi ad API e librerie
Uno dei principali vantaggi dello sviluppo app iOS è l’ampia raccolta di risorse messa a disposizione degli sviluppatori. Grazie alla standardizzazione, alla funzionalità e alla coerenza dello sviluppo app iOS, Apple è in grado di rilasciare l’API e l’accesso alle librerie native come kit stabile, ricco di funzionalità e facile da usare. Per integrare perfettamente l’app nell’infrastruttura di Apple, possono essere utilizzati tali SDK iOS. Ad esempio, se stai lavorando su un controller app per un tostapane intelligente, puoi usare HomeKit per standardizzare la comunicazione tra il telefono e il tostapane. Ci sono anche dei kit per sviluppare die giochi come GameplayKit, ReplayKit o SpriteKit. Nello stesso modo si possono creare app per la salute o delle mappe, oppure sincronizzare la fotocamera con Siri, l’assistente virtuale di Apple. Con questi kit, quindi, è possibile sfruttare le funzionalità di iOS e integrarle con terze parti, creando app che si collegano ai social media, utilizzano la fotocamera o il calendario nativo, registrano automaticamente il replay di un momento di gioco particolarmente emozionante.
Utilizzare le potenzialità del Cloud
Gli iPhone sono dispositivi potenti, ma per gestire le attività ad alta intensità di risorse, è necessario scaricare i lavori pesanti sul Cloud. Collegando la tua app tramite API ai servizi interni di Cloud è possibile utilizzare il suo spazio di archiviazione, la gestione del database e la memorizzazione delle app nella cache. È possibile anche potenziare l’app con servizi innovativi di nuova generazione. IBM Cloud supporta il framework Swift, incluso Kitura, per la creazione di back-end iOS e applicazioni web. Utilizzando Kitura, è possibile integrare una gamma di servizi IBM Cloud: dalle notifiche push, ai database dell’analisi app mobile, oltre al machine learning.
Test globali e geolocalizzati
Subito dopo aver completato lo sviluppo app iOS è necessario fare alcuni test. La prima linea di test può essere effettuata con lo stesso Xcode, che oltre a quelli standard, offre alcuni test automatizzati dell’interfaccia utente. In questo modo, si può navigare all’interno dell’app come un normale utente e rilevare gli eventuali errori. Hai anche la possibilità di creare una versione Beta della tua App da far provare a parenti, amici o ad una base di utenti, con TestFlight che consente ai membri dell’Apple Developer Program di eseguire test interni con un massimo di 25 persone del team, con non più di 30 dispositivi ciascuno. È possibile dare così modo al team di sviluppo app iOS, di testare l’app con un piccolo gruppo e preparare la revisione di Apple Beta in modo da poter rilasciare successivamente la nuova app iOS a tester esterni. Una volta che Apple avrà approvato la tua app in base alle linee guida per la revisione dell’Apple Store, puoi invitare fino a 10.000 utenti a scaricare una versione di prova. Questi utenti scaricano l’app TestFlight e utilizzano un collegamento univoco per accedere alla tua app. Puoi dividere i tuoi tester esterni in gruppi personalizzati, per eseguire test A/B e confrontare le risposte alle funzionalità. In cambio, ottieni automaticamente dati sull’utilizzo e gli utenti possono facilmente inviare feedback su eventuali problemi che incontrano.
Pubblicare sull’Apple Store
Una volta terminato lo sviluppo app iOS e i relativi test, l’app dovrà essere inviata all’Apple Store, questo passaggio può essere fatto anche con Xcode. A questo punto, sarà bene armarsi di pazienza perché il processo di revisione dell’app può essere anche molto lungo, a causa delle varie richieste di revisioni da parte della Apple, fino all’approvazione finale. Dopo aver ottenuto l’autorizzazione si potrà creare la propria pagina Apple Store utilizzando un programma chiamato App Store Connect e inviare l’app all’Apple Store. Se hai intenzione di vendere la tua app, ricorda che Apple terrà per sé il 30% delle tue vendite.
App Aziendali: a cosa servono e quali sono i vantaggi
Sempre più spesso negli ultimi tempi, molte aziende si interrogano su quale sia il modo migliore per ottenere visibilità, e aumentare quindi il fatturato, nello sconfinato mondo di Internet. Sicuramente sviluppare un’applicazione per la propria attività è importante e analizzando i dati di diffusione di smartphone e tablet, potrebbe addirittura considerarsi necessario. Bisogna, inoltre, tener presente della varietà dei sistemi operativi e dei device più utilizzati. L’applicazione app mobile deve necessariamente essere sviluppata per il sistema Android e per IOS e quindi resa disponibile sia su Google Play che su Apple Store. Inoltre, in alcuni casi specifici, è importante che funzioni anche sui Tablet o su alcuni modelli di Smartphone specifici.
App per gestione aziendale
Creare app aziendale permette innanzitutto di aumentare la visibilità del brand, che sarà ricordato molto più facilmente dal pubblico. Grazie a una applicazione, infatti, è possibile avere un’immagine digitale molto più forte, riconoscibile e sempre “sotto gli occhi” di persone potenzialmente interessate ai servizi offerti. Una maggiore visibilità si traduce anche in una brand identity più chiara, distinguibile, moderna e al passo sia con le nuove tecnologie sia con le esigenze del mercato. Una app portale aziendale è dunque capace di aumentare la popolarità del brand e di dare valore al marchio, che sarà sempre più percepito non solo come distinguibile dai competitors ma anche come smart e capace di sfruttare il vantaggio competitivo offerto dalle nuove tecnologie.
Inoltre, grazie al fatto di essere sempre accessibile e di rappresentare un canale diretto di comunicazione, una app aziendale contribuisce molto alla fidelizzazione del proprio pubblico. Con un solo tocco gli utenti possono mettersi in comunicazione con il brand mentre l’azienda può inviare informazioni in real time ed essere in contatto con i suoi potenziali clienti h/24. Una app mobile aziendale può essere dotata di diverse funzionalità, come feed di notizie, strumenti di messaggistica, moduli per sottoscrizione e prenotazione e strumenti di ricerca.
App aziendale per dipendenti
Se i vantaggi delle app “a uso esterno” sono numerosi e ben comprensibili, quelli delle app “a uso interno” sono altrettanto importanti.
Le app possono contribuire molto anche all’ottimizzazione dei processi interni all’azienda. Lo fanno offrendo soluzioni più versatili e funzionali per gestire determinate attività.
Cosa può fare una app per un’azienda e per i suoi dipendenti?
Può, ad esempio:
- Migliorare la comunicazione interna: ovvero semplificare lo scambio d’informazioni e documenti tra i reparti aziendali, consentendo così a tutti di essere sempre aggiornati;
- Gestire meglio ordini e prenotazioni: grazie ad una app per gestione aziendale interna si può agevolare il lavoro dei commerciali che in un click possono inviare al reparto di competenza dell’azienda gli ordini dei clienti
- Creare cataloghi e gestire magazzini: le app per gestione aziendale consentono di creare cataloghi di prodotti consultabili anche off-line da qualunque luogo e permettono anche di tenere sempre sotto controllo le scorte di magazzino;
- Ottimizzare i servizi di customer service: L’assistenza clienti è fondamentale in ogni azienda e grazie alle app è possibile offrire un servizio di customer service molto più rapido e funzionale, con notevoli vantaggi in termini di reputazione;
- Facilitare i processi di formazione dei dipendenti: Le app si rivelano particolarmente utili anche per la formazione del personale. Permettono una flessibilità e un monitoraggio difficilmente paragonabili con i classici corsi in aula.
- Monitorare recensioni e interazioni social: Sempre in termini di reputazione, è importante sapere cosa gli utenti pensano del brand. Con le app è possibile monitorare le recensioni lasciate dai clienti e sondare le interazioni social. Così si può capire cosa è apprezzato dai clienti e cosa va invece migliorato.
Le migliori App aziendali del 2022
Tra le app aziendali l’ultima new entry è Atlassian. È uno strumento di collaborazione che combina messaggistica, videochiamate e altri tool per la comunicazione. Il repertorio che offre include la Focus Mode per eliminare le distrazioni dell’utente che possono provenire da notifiche e messaggi e la funzione “Actions and Decisions”, che permette di categorizzare, assegnare e salvare specifici elementi. Le notifiche sono personalizzabili, si possono annotare le immagini e incorporare file.
Spark permette nella versione gratuita chiamate in-app, condivisione dei display, fino a 5 GB per la condivisione dei file e un’integrazione di massimo 10 app. Per la gestione delle attività, esiste tra l’app per gestione aziendale Asana che permette di formare liste in cui aggiungere e organizzare il lavoro. Possono essere inclusi promemoria, compiti, idee e altro. Inoltre, non manca la possibilità di condivisione con i team per discutere e sviluppare progetti e comunicare aggiornamenti sulle attività individuali e comuni.
Tiene traccia degli impegni dei dipendenti con il relativo grado di priorità, eventuali scadenze, orari, note e promemoria. La piattaforma organizza il calendario che può essere condiviso con i colleghi e ha una funzione di geolocalizzazione per inviare dei reminder a seconda dei luoghi in cui si trova l’utente. L’applicazione nasce con l’obiettivo di far accedere i dipendenti ai file nelle proprie cartelle da qualsiasi dispositivo e soprattutto di condividerle. In questo modo si agevola il flusso del lavoro e tutti possono sempre lavorare con i file desiderati nella loro versione più aggiornata e sincronizzata con quella dei propri colleghi. La versione business rispetto quella gratuita disponibile, permette un maggiore spazio di archiviazione e attenziona il livello di sicurezza dei documenti.
Business Intelligence: cos’è e come può aiutarti nel tuo lavoro
La business intelligence (BI) riguarda tutti i processi e gli strumenti attraverso i quali un’azienda riesce a raccogliere dati di diversa natura per analizzarli e trarne decisioni strategiche. Ogni giorno, infatti, le aziende e le organizzazioni producono una quantità davvero incredibile di dati, che spesso però sono inutili per la società, se non per lo scopo originario per cui sono stati creati. Tuttavia, con l’avanzamento di strumenti di BI come la Business Analytics, le aziende riescono utilizzare i dati raccolti per prendere decisioni strategiche in maniera sempre più veloce ed efficace.
Business intelligence: definizione
In pratica la business intelligence combina business analytics, data mining, visualizzazione dei dati, strumenti e infrastrutture per i dati, nonché le best practice per permettere alle organizzazioni di prendere più decisioni basate sui dati. Il concetto di business intelligence tradizionale è nato per la prima volta negli anni ’60, per indicare un sistema di condivisione delle informazioni nelle organizzazioni. Si è ulteriormente sviluppato negli anni ‘80, parallelamente ai modelli informatici per il processo decisionale e alla trasformazione dei dati in informazioni. Le soluzioni di BI moderna danno priorità ad analisi self-service flessibili, dati controllati su piattaforme affidabili, business user più efficienti e velocità di informazione.
Business intelligence: cos’è
“Business intelligence” è un termine onnicomprensivo che riguarda i processi e i metodi per raccogliere, memorizzare e analizzare i dati tratti dalle operazioni o attività aziendali con l’obiettivo di migliorare le prestazioni. Tutti questi elementi vanno a creare una vista completa dell’azienda, aiutando le persone a prendere decisioni migliori e concretizzabili.
Negli ultimi anni, la business intelligence si è sviluppata includendo più processi e attività per consentire il miglioramento delle prestazioni. Tali processi includono:
- Data mining: uso di database, statistiche e apprendimento automatico per svelare i trend in ampi set di dati.
- Elaborazione di report: condivisione delle analisi dei dati con i soggetti interessati, affinché possano trarre conclusioni e prendere decisioni.
- Metriche e benchmarking delle prestazioni: confronto dei dati sulle prestazioni attuali con i dati storici, per monitorare le prestazioni rispetto agli obiettivi. Di solito, si esegue usando dashboard personalizzate.
- Analisi descrittiva: utilizzo di analisi dei dati preliminari per comprendere cosa è accaduto.
- Esecuzione delle query: interrogazione dei dati con specifiche domande, per cui la BI estrae le risposte dai set di dati.
- Analisi statistica: partendo dai risultati dell’analisi descrittiva, ulteriore esplorazione dei dati usando le statistiche, per esempio in relazione a come e perché si sia verificato un determinato trend.
- Visualizzazione dei dati: trasformazione dell’analisi dei dati in rappresentazioni visive, come grafici, diagrammi e istogrammi, per una fruizione dei dati più facile.
- Analisi visiva: esplorazione dei dati attraverso le rappresentazioni visive, per comunicare informazioni al volo e seguire il flusso dell’analisi.
- Preparazione dei dati: compilazione di diverse origini dati, identificandone dimensioni e misurazioni e preparandole per l’analisi dei dati.
Business intelligence: esempi
Il funzionamento della business intelligence analyst dipende direttamente da come funziona il processo decisionale di un’azienda, nel senso che ognuna di essa si pone degli obiettivi e deve quindi trovare la strada migliore per raggiungerli. Per farlo è necessario porsi delle domande, quesiti che riguardano sia il passato sia il futuro. Oggi le risposte a queste domande si trovano grazie all’analisi dei dati. Dopo aver trovato le risposte, le aziende possono capire come determinare le azioni che gli permetteranno di raggiungere i propri obiettivi.
I dati vengono quindi raccolti da tutte le attività aziendali come il marketing, la pubblicità e la vendita, poi vengono archiviati e, infine, gli utenti vi possono accedere avviando quell’analisi che permetterà di rispondere alle domande che l’azienda si pone. Insieme alla business intelligence lavorano anche Data Analytics e Business Analytics, ossia l’analisi dei dati e l’analisi aziendale. La business intelligence è progettata per trarre delle conclusioni dall’analisi dei dati e il business analytics è una parte di questa più ampia strategia. Gli analisti utilizzano i dati per riuscire a trovare modelli futuri e a rispondere alla catena di domande che istintivamente si genereranno.
Business intelligence software
In generale, è possibile dire che una soluzione di business intelligence è una combinazione di strategia e tecnologia per la raccolta, l’analisi e l’interpretazione dei dati da fonti interne ed esterne, con il risultato finale di fornire informazioni e analytics sullo stato passato, presente e futuro del soggetto esaminato. I termini business intelligence e business analytics sono spesso usati in modo intercambiabile.
Business analytics, tuttavia, si riferisce più specificamente al processo di esame dei dati per trovare tendenze e approfondimenti. Le attuali soluzioni di BI/business analytics offrono applicazioni per aiutarti a ottenere informazioni utilizzabili in ogni fase del processo. Ciò include applicazioni per la preparazione dei dati, l’analisi, la visualizzazione dei dati, il reporting e la collaborazione per l’utilizzo on-premise, sul desktop, nel cloud e fuori dall’ufficio con funzionalità mobile.
Business intelligence analyst
Una tra le professioni sempre più richieste, l’analista dei dati si occupa di analizzare informazioni utili a definire le strategie dei vari processi aziendali, grazie all’utilizzo di strumenti di business intelligence. Il business intelligence analyst collabora con i vari manager aziendali (dal marketing alla logistica, dalla produzione alle risorse umane, alla ricerca e sviluppo), per identificare i problemi che rallentano il business e che possono trovare una soluzione nell’analisi dei dati.
Il lavoro di raccolta e analisi dei dati permette così al business intelligence analyst di supportare le aziende nei cambiamenti strategici per il mantenimento della competitività. Le fonti da cui provengono i dati da elaborare oggi sono ormai molto varie e numerose, dai software house gestionali, ai database interni ai social media. Gli ormai noti business intelligence big data. Tutti dati con formati differenti (numeri, documenti, foto, video, audio…), che devono essere processati e organizzati in modo da poterne trarre informazioni utili e leggibili. Questo è quindi il lavoro del data analyst: rendere questa mole di dati strutturati e interpretabili dal management aziendale.